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Cosmesi sostenibile

Si parla sempre più spesso di sostenibilità economica, ambientale, sociale. Ma che cos’è di preciso la sostenibilità? Perché è così importante? Se vuoi scoprire la risposta a queste ed altre domande comuni sulla sostenibilità sei nel posto giusto.

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1. Che cos’è davvero la “sostenibilità”

È una lente con cui valutiamo se un sistema può durare nel tempo senza esaurire risorse e senza creare disuguaglianze: ambientale, sociale ed economica insieme, non a compartimenti stagni.

La triade che lavora insieme

  • Ambientale: ridurre impatti e rigenerare capitale naturale.
  • Sociale: salute, sicurezza, salari equi, accesso ai servizi e diritti lungo tutta la filiera.
  • Economica: creare valore senza scaricare i costi su persone/ambiente.

La sostenibilità sociale è fondativa e interconnessa alle altre due.

sostenibilità

2. Come funziona la sostenibilità: oltre la semplificazione

Per capire la sostenibilità in modo operativo, facciamo un esempio concreto: un'azienda cosmetica.

Un approccio semplicistico potrebbe dire: "Se l'azienda paga bene i dipendenti, è sostenibile". Ma la realtà è molto più complessa. Per valutare davvero la sostenibilità di quell'azienda dovremmo chiederci:

Sul piano SOCIALE:

  • I dipendenti ricevono compensi equi rispetto al costo della vita locale?
  • Le condizioni di lavoro sono sicure e dignitose?
  • La filiera di approvvigionamento garantisce gli stessi standard anche ai fornitori?

Sul piano AMBIENTALE:

  • Quale impatto ha la produzione in termini di energia, acqua, emissioni?
  • I trasporti e la logistica sono ottimizzati?
  • I packaging sono riciclabili nel contesto locale?
  • I prodotti durano abbastanza da non generare sprechi?

Sul piano ECONOMICO:

  • Il modello di business è economicamente sostenibile nel lungo periodo?
  • Il profitto viene generato senza esternalizzare costi sulla società o sull'ambiente?
  • I prezzi riflettono il valore reale o nascondono costi nascosti?

Come vedi, la sostenibilità non è un bilancio semplice tra due variabili, ma una valutazione complessa che richiede dati, trasparenza e capacità di guardare all'intero sistema.

3. Le origini del concetto

Il concetto di sostenibilità ha fatto il suo debutto ufficiale nel 1972, quando a Stoccolma si tenne la prima conferenza ONU sull'ambiente. Per la prima volta si riconobbe l'importanza di salvaguardare le risorse naturali per garantire condizioni di vita dignitose anche in futuro.

Nel 1987 il rapporto Brundtland diede una definizione precisa di "sviluppo sostenibile": uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri.

Nel 1992, con la conferenza ONU su ambiente e sviluppo, la sostenibilità divenne ufficialmente una chiave di lettura dello sviluppo globale.

Oggi questo concetto si è evoluto: non si parla più solo di ambiente, ma di un equilibrio tra ambiente, economia e società.

4. Le tre dimensioni della sostenibilità

1 Sostenibilità ambientale

Il sistema ambiente è un equilibrio delicato tra esseri viventi (piante, animali, esseri umani) e risorse naturali (acqua, aria, suolo, minerali). Lo sviluppo della nostra società richiede lo sfruttamento di queste risorse, ma questo sfruttamento ha un costo: inquinamento, perdita di biodiversità, cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse.

La sostenibilità ambientale si concentra su come minimizzare questi impatti negativi e, quando possibile, compensarli in modo reale e verificabile. Questo significa: ridurre le emissioni di CO₂ e altri gas serra; usare fonti energetiche rinnovabili; ottimizzare l'uso di acqua e materie prime; progettare prodotti e packaging che riducano i rifiuti; proteggere la biodiversità.

NELLA COSMESI: significa scegliere ingredienti a basso impatto, ridurre l'uso di plastica vergine, ottimizzare i trasporti, progettare packaging monomateriale riciclabile, preferire formule concentrate che richiedono meno acqua.

Sostenibilità ambientale

2 Sostenibilità economica

Il sistema economico dominante oggi è quello capitalista, che ha come obiettivo la generazione di profitto. Non c'è nulla di intrinsecamente sbagliato nel profitto, ma il problema nasce quando questo profitto viene ottenuto esternalizzando i costi: inquinamento scaricato sulla collettività, stipendi da fame, sfruttamento di risorse senza restituire valore.

La sostenibilità economica osserva il costo sociale ed ambientale del profitto e chiede che le aziende assumano la responsabilità di questi costi, anziché scaricarli su altri.

NELLA COSMESI: significa avere modelli di business trasparenti, evitare l'obsolescenza programmata (prodotti che durano poco per costringere a riacquistare), riconoscere il valore del lavoro lungo tutta la filiera, reinvestire parte dei profitti in ricerca e miglioramento.

Sostenibilità economica

3 Sostenibilità sociale

La sostenibilità sociale riguarda l'equità: in una società sostenibile, tutte le persone – a prescindere dalla loro classe sociale, etnia, genere, provenienza – hanno accesso a servizi fondamentali per il loro benessere (sanità, istruzione, sicurezza, giustizia).

Questa dimensione è fondamentale e strettamente interconnessa con le altre due: senza equità sociale non può esserci vera sostenibilità ambientale (perché le persone in condizioni di marginalità non hanno strumenti per fare scelte sostenibili) né economica (perché le disuguaglianze generano instabilità).

NELLA COSMESI: significa garantire condizioni di lavoro dignitose in tutta la filiera, combattere la discriminazione (anche nella rappresentazione e nell'offerta di prodotti), rendere accessibili prodotti di qualità, non sfruttare manodopera infantile o comunità vulnerabili.

Sostenibilità sociale

5. Economia sostenibile: cosa significa davvero

Inizialmente, "economia sostenibile" faceva riferimento soprattutto alla capacità delle aziende di minimizzare il loro impatto ambientale: ridurre le emissioni, usare energie rinnovabili, gestire i rifiuti in modo responsabile.

Oggi il concetto si è ampliato per includere anche la sostenibilità sociale: non sfruttare la forza lavoro, riconoscere compensi equi, garantire salute e sicurezza, rispettare i diritti umani lungo tutta la filiera.

Attenzione al greenwashing: molte aziende dichiarano di "compensare le emissioni di CO₂" come prova del loro impegno. Ma la compensazione da sola non basta. Bisogna chiedersi:

  • L'azienda sta riducendo attivamente le proprie emissioni, o si limita a comprare crediti di carbonio?
  • I progetti di compensazione sono verificati e certificati in modo indipendente?
  • L'azienda è trasparente sui dati reali (Life Cycle Assessment, LCA)?
  • Esistono report pubblici e verificabili, o solo claim generici?

La sostenibilità vera richiede dati, trasparenza e azioni concrete, non solo dichiarazioni di intenti.

6. Sviluppo sostenibile

Lo sviluppo sostenibile è una visione dell'evoluzione della società in cui le tre dimensioni della sostenibilità – ambientale, economica e sociale – costituiscono la base di ogni decisione. L'obiettivo è preservare le risorse (ambientali e sociali) per le generazioni future, assicurando che ciò che prendiamo dall'ambiente e dalle persone sia bilanciato (o meglio, inferiore) a ciò che restituiamo.

Nel 2015, l'ONU ha adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano d'azione sottoscritto da 193 Paesi, tra cui l'Italia. L'Agenda definisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che coprono temi come la lotta alla povertà, la parità di genere, l'energia pulita, il consumo responsabile, l'azione per il clima.

Questi obiettivi sono interconnessi e richiedono un impegno collettivo: istituzioni, aziende e consumatori devono collaborare per raggiungerli.

7. Il tuo ruolo: lo stile di vita sostenibile

L'Agenda 2030 e le iniziative istituzionali sono importanti, ma la spinta più potente arriva dal basso: dalle scelte quotidiane dei consumatori.

Ogni volta che acquisti un prodotto cosmetico, fai una scelta che ha un impatto. Scegliendo prodotti e aziende realmente sostenibili, puoi orientare la domanda e, di conseguenza, l'offerta. Più i consumatori diventano consapevoli del proprio potere d'acquisto, più veloce sarà la transizione verso un sistema economico che mette la sostenibilità al centro.

Come fare scelte sostenibili in cosmesi:

  1. Informati prima di acquistare
    • Leggi la lista ingredienti, cerca informazioni sull'azienda
    • Verifica le certificazioni (meglio se di terze parti indipendenti)
    • Diffida dei claim vaghi senza prove ("eco", "green", "naturale" senza dettagli)
  2. Guarda il ciclo di vita completo
    • Packaging: è riciclabile nel tuo comune? È monomateriale o multistrato?
    • Durata: il prodotto ti durerà abbastanza o dovrai riacquistarlo subito?
    • Formato: le ricariche hanno senso solo se riducono davvero l'impatto complessivo (trasporto, energia, materiali)
  3. Considera l'uso del prodotto
    • Un prodotto concentrato che dura di più è più sostenibile di uno diluito che finisce subito
    • Evita gli sprechi: usa le quantità corrette, conserva bene i prodotti
  4. Scegli aziende trasparenti
    • Preferisci chi pubblica dati verificabili (LCA, report di sostenibilità)
    • Diffida di chi fa solo dichiarazioni generiche
    • Valuta l'etica dell'azienda: come tratta i dipendenti? Rispetta i diritti umani nella filiera?
  5. Non cadere nella trappola del "tutto o niente"
    • Nessuno è perfetto. Fai il meglio che puoi con le risorse che hai
    • Ogni piccolo passo conta: non serve essere "sostenibili al 100%" per fare la differenza

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